Oggi come sapete è l’8 ottobre 2020, questa data mi riporta all’edizione 2015, perché nella stessa data di 5 anni fa eravamo nel pieno della settimana di prove per la IX edizione del Gran Ballo Viennese di Roma.
Ricordo l’arrivo delle ragazze, quel giorno ognuno portava con se la sua storia ma nel cuore avevano tutte lo stesso sogno, andare al ballo più importante del paese come nelle favole lette da bambine.
Tutte le loro aspettative erano concentrate sulla serata del ballo ma non immaginavano che quella settimana in realtà le avrebbe stupite, le avrebbe cambiate e gli avrebbe regalato tante emozioni inaspettate.
Ricordo la gioia che hanno provato le ragazze, quando, hanno visto per la prima volta l’abito che avrebbero indossato la sera del ballo, la curiosità di conoscere i loro cavalieri, le lezioni di portamento che spesso si trasformavano in esibizioni di semplice follia ma che creavano un’atmosfera divertente e gioiosa.
Le lezioni di trucco con un maestro straordinario come Pablo art director di Gil Cagnè, le lezioni di valzer con il maestro Mollica. Tanti sono i ricordi dell’ edizione del 2015 ed è difficile elencarli tutti. Ricordo la festa per il diciottesimo compleanno di Giorgia con la scritta a sorpresa sull’asfalto con le candele, l’arrivo davanti all’albergo del fidanzato di una delle ragazze che dopo aver affrontato un viaggio in treno di circa 8 ore era pronto a ripartire subito dopo pur di vedere anche se da lontano la sua ragazza per qualche minuto. La sera quando tornavamo in albergo tutte crollavano per la stanchezza per l’impegno delle prove di ballo, soltanto tre di loro, che io chiamavo “ le irriducibili” rimanevano a parlare per ore, rannicchiate sul divano della hall e non ho mai capito come la mattina dopo fossero tutte freschissime e piene di energia.
Ma la spensieratezza di questa settimana si interrompe di solito soltanto il giovedì, l’unico giorno in cui c’è sempre un velo di tristezza nello sguardo delle mie ragazze fin dal momento della colazione, e l’8 ottobre di cinque anni fa era proprio un giovedì, mancavano solo 2 giorni al ballo e poi ognuna di loro sarebbe tornata a casa. La tristezza scompare solo quando incontrano i cavalieri e tutto torna ad essere fantastico e divertente.
Sabato, 10 ottobre 2015 a Roma, nel salone dell’Antico Acquario Romano ebbe inizio l’esperienza più romantica della loro vita di adolescenti.
Una giornata che resterà sempre nel cuore di tutte le ragazze, è una giornata piena di impegni tra prove generali, trucco, acconciature, servizio fotografico ecc.
E poi…come per magia, parte la musica dell’orchestra , si spalancano le porte del salone da ballo, il cuore batte forte, sembra che segua il ritmo della marcia d’ingresso e quel valzer di Strauss che resterà nella mente per giorni e nel cuore per sempre.
Ecco in quel momento si prova la felicità, perché si acquisisce la consapevolezza che i sogni sono desideri di felicità e che si possono avverare se ci si crede fermamente esattamente come dice il testo di una delle più belle canzoni che hanno accompagnato la vostra infanzia.
Elvia